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wavs/1.wav|assistenza d |
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wavs/2.wav|serve cosí e non posso mutarla non posso prenderla a calci e levarmela dai piedi ribellarmi vendicarmi se non per un attimo solo ogni giorno con l |
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wavs/3.wav|dico forse perché quando mi destai tutto indolenzito e con la bocca amara acre e arida già prossimo all |
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wavs/4.wav|il brulichío insomma di una vita che era da vivere là lontano lontano donde accennava con palpiti e guizzi di luce e non era nata nella quale esso lo spirito allora sí ah tutto intero e pieno si sarebbe ritrovato anche per soffrire |
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wavs/5.wav|io conobbi d |
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wavs/6.wav|di tasca il chiavino aprii quella porta e rientrai anche in quella casa e nella vita di prima |
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wavs/7.wav|guaj dunque se il mio segreto si scoprisse la mia vittima non può parlare è vero tuttavia da qualche giorno non mi sento piú sicuro |
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wavs/8.wav|anche il mio stesso corpo la mia figura quale adesso improvvisamente m |
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wavs/9.wav|di quell |
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wavs/10.wav|di chi era moglie quella donna di chi erano figli quei quattro ragazzi miei no di |
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wavs/11.wav|cogliendo con trepidazione e circospezione infinita il momento opportuno che nessuno mi veda ecco |
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wavs/12.wav|e della ricchezza e degli onori che gli erano venuti dall |
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wavs/13.wav|ora la mia tragedia è questa dico mia ma chi sa di quanti chi vive quando vive non si vede vive |
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wavs/14.wav|con la targa ovale d |
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wavs/15.wav|e in punta di piedi mi reco all |
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wavs/16.wav|gli occhi mi sfavillano di gioja le mani mi ballano dalla voluttà che sto per concedermi d |
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wavs/17.wav|il mio caso è anche peggiore io vedo non ciò che di me è morto vedo che non sono mai stato vivo vedo la forma che gli altri non io mi hanno data |
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wavs/18.wav|non le faccio male non le faccio nulla appena posso appena qualche cliente mi lascia libero un momento mi alzo cauto |
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wavs/19.wav|perché compissero un lavoro facessero atti obbedissero a obblighi in cui io mi cerco e non mi trovo e grido |
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wavs/20.wav|casa s |
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wavs/21.wav|pochissimi lo sanno i piú quasi tutti lottano s |
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wavs/22.wav|sono affidati a me la vita l |
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wavs/23.wav|comprende la bestia la terribilità dell |
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wavs/24.wav|non pensavo a ciò che vedevo e non pensai piú a nulla restai per un tempo incalcolabile come in una sospensione vaga e strana ma pur chiara e placida ariosa |
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wavs/25.wav|non che a poco a poco cominciò ad allentarsi in me quella che prestavo alla difficoltà che m |
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wavs/26.wav|vedevano e forse godevano per conto loro della grazia e della soavità della campagna umbra ma io certo non prestavo attenzione a ciò che gli occhi vedevano |
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wavs/27.wav|ma se possiamo vederla questa forma è segno che la nostra vita non è piú in essa perché se fosse noi non la vedremmo la vivremmo questa forma senza vederla |
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wavs/28.wav|ma se non ero stato mai io veramente se veramente non ero io e lo sentivo con spaventosa certezza quell |
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wavs/29.wav|ho una vecchia cagna lupetta da undici anni per casa bianca e nera grassa bassa e pelosa con gli occhi già appannati dalla vecchiaja |
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wavs/30.wav|dormire sul tappeto col musetto aguzzo tra le zampe tra tante carte e tanti libri qua si sentiva protetta e sicura di tratto in tratto schiudeva un occhio a guardarmi come per dire bravo sí caro lavora non ti muovere di lí |
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wavs/31.wav|la tentazione di compiere su lei la mia vendetta mi sorse quindici giorni or sono all |
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wavs/32.wav|con lei che questo mio atto non fosse scoperto giacché se scoperto il danno che ne verrebbe e non soltanto a me sarebbe incalcolabile sarei un uomo finito |
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wavs/33.wav|e sento che in questa forma la mia vita una mia vera vita non c |
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wavs/34.wav|di distruggere d |
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wavs/35.wav|dev |
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wavs/36.wav|spaventosamente d |
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wavs/37.wav|non per godere soltanto ma di sofferenze veramente sue gli occhi a poco a poco mi si chiusero senza che me n |
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wavs/38.wav|ma nessuno può fare che il fatto sia come non fatto e che la morte non sia quando ci ha preso e ci tiene ci sono i fatti quando tu comunque hai agito anche senza che ti sentissi e ti ritrovassi dopo negli atti compiuti |
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wavs/39.wav|e morremmo ogni giorno di piú in essa che è già per sé una morte senza conoscerla possiamo dunque vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto conoscersi è morire |
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wavs/40.wav|una vita in una forma che sento morta ma che deve sussistere per gli altri per tutti quelli che l |
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wavs/41.wav|l |
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wavs/42.wav|ma quasi di desiderii prima svaniti che sorti con una pena di non essere angosciosa vana e pur dura quella stessa dei fiori forse che non han potuto sbocciare |
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wavs/43.wav|lo compio ogni giorno al momento opportuno nel massimo segreto con spaventosa gioja perché vi assaporo tremando la voluttà d |
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wavs/44.wav|con tutti quei doveri e gli onori e il rispetto e la ricchezza e anche la moglie sí fors |
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wavs/45.wav|dall |
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wavs/46.wav|essere indotto a cercarne la ragione sarei ripeto un uomo finito il valore dell |
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wavs/47.wav|ebbene fu nella scala della mia casa fu sul pianerottolo innanzi alla mia porta io vidi a un tratto innanzi a quella porta scura color di bronzo |
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wavs/48.wav|solo si conosce chi riesca a veder la forma che si è data o che gli altri gli hanno data la fortuna i casi le condizioni in cui ciascuno è nato |
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wavs/49.wav|il brulichío d |
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wavs/50.wav|guardavo fuori ma non vedevo nulla assorto in quella difficoltà veramente non potrei dire che non vedessi nulla gli occhi vedevano |
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wavs/51.wav|pian piano dal mio seggiolone perché nessuno s |
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wavs/52.wav|e farlo intendere non è facile i proverò ritornavo quindici giorni or sono da perugia ove mi ero recato per affari della mia professione |
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wavs/53.wav|perché è sicuro che finché stai lí a lavorare nessuno entrerà qui a disturbare il mio sonno cosí pensava certamente la povera bestia |
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wavs/54.wav|non li sentii miei ma attraverso un sentimento strano penoso angoscioso di loro quali essi erano fuori di me |
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wavs/55.wav|avvocato quell |
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wavs/56.wav|uno degli obblighi miei piú gravi è quello di non avvertire la stanchezza che m |
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wavs/57.wav|l |
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wavs/58.wav|tappeto piano con garbo le prendo le due zampine di dietro e le faccio fare la carriola le faccio muovere cioè otto o dieci passi non piú con le sole zampette davanti reggendola per quelle di dietro |
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wavs/59.wav|ma ecco la bestia da quindici giorni rimane come basita a mirarmi con quegli occhi appannati sbarrati dal terrore vorrei farle intendere ripeto che non è nulla che stia tranquilla che non mi guardi cosí |
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wavs/60.wav|e mi rimetto in trono sul seggiolone pronto a ricevere un nuovo cliente con l |
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wavs/61.wav|quello che hai fatto resta come una prigione per te e come spire e tentacoli t |
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wavs/62.wav|mai e ho nausea orrore odio di questo che non sono io che non sono stato mai io di questa forma morta in cui sono prigioniero e da cui non mi posso liberare |
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wavs/63.wav|vorrei farle intendere a quattr |
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wavs/64.wav|tra me e lei non c |
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wavs/65.wav|come potrei io nella prigione di questa forma non mia ma che rappresenta me quale sono per tutti quale tutti mi conoscono e mi vogliono e mi rispettano accogliere e muovere una vita diversa una mia vera vita |
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wavs/66.wav|quand |
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wavs/67.wav|lo spirito mi s |
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wavs/68.wav|io non avevo mai vissuto non ero mai stato nella vita in una vita intendo che potessi riconoscer mia da me voluta e sentita come mia |
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wavs/69.wav|mai chi lo aveva fatto cosí quell |
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wavs/70.wav|m |
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wavs/71.wav|cose vuote cose morte che mi pesano addosso mi soffocano mi schiacciano e non mi fanno piú respirare liberarmi |
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wavs/72.wav|forma gravata di doveri che non sento miei oppressa da brighe di cui non m |
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wavs/73.wav|se uno può vedere la propria vita è segno che non la vive piú la subisce la trascina come una cosa morta la trascina perché ogni forma è una morte |
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wavs/74.wav|come se altri me l |
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wavs/75.wav|ma quando mai e che m |
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wavs/76.wav|quali me li vedevo ogni giorno davanti che avevano bisogno di me delle mie cure del mio consiglio del mio lavoro attraverso questo sentimento e col senso d |
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wavs/77.wav|ed erano lí dietro quella porta che recava su la targa ovale d |
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wavs/78.wav|potevo tollerare quell |
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wavs/79.wav|sono costernato e inquieto perché se è vero che non può parlare mi guarda mi guarda con tali occhi e in questi occhi è cosí chiaro il terrore che temo qualcuno possa da un momento all |
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wavs/80.wav|lontananza d |
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wavs/81.wav|chi gli aveva imposto tutti quei doveri uno piú gravoso e odioso dell |
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wavs/82.wav|questo è tutto non faccio altro corro subito a riaprire l |
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wavs/83.wav|e ti grava attorno come un |
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wavs/84.wav|finito forse m |
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wavs/85.wav|non lo sanno perché non si vedono perché non riescono a staccarsi piú da quella forma moribonda che hanno raggiunta non si conoscono per morti e credono d |
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wavs/86.wav|nel quale gli aspetti delle cose piú consuete m |
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wavs/87.wav|e tagliati anche veramente allora ero studente tu sai che mi son sempre levato all |
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wavs/88.wav|tal |
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wavs/89.wav|eran tutti inorgogliti di quella degnazione dell |
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wavs/90.wav|il deodati poco dopo se la svignò insieme con gli altri rimasti a vegliare cammin facendo s |
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wavs/91.wav|il póntina approvò col capo soddisfatto che si fosse tratta tanta materia di discorso da un |
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wavs/92.wav|e correva alla morte sospirò guardando tutti a uno a uno un ometto calvo panciutello che arrivava sì e no ad afferrarsi le manocce pelose dietro la schiena |
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wavs/93.wav|notava con soddisfazione che aveva ben poco da fare poiché questo non era più in sensi di tanto in tanto una preghiera per accompagnare il trapasso e sufficit |
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wavs/94.wav|sapete la sua deliziosa villa in val mazzara che aria sarà circa a tre chilometri da qui tre dici quattro no più più corresse uno degli ascoltatori come se con quei più più lo aizzasse a dir più presto |
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wavs/95.wav|come si respira bene di mattina valgono più per la salute due passi fatti così di buon |
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wavs/96.wav|con quella pelle di coniglio addosso si sentiva ormai invulnerabile come se si fosse munito d |
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wavs/97.wav|sempre acceso in volto più miope del deodati sospirò agitando sotto gli sguardi dei radunati più volte di seguito le palpebre dietro le lenti che gli rimpicciolivano gli occhi |
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wavs/98.wav|poi si farà vedere ai parenti prima vestirlo gli abiti sono di là aspettate ci ho pensato io senza fretta senza fretta ammonì il dottor bax lasciate prima rassettare il cadavere |
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wavs/99.wav|suggerì piano l |
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wavs/100.wav|gli pareva che tutti parlando del naldi leggessero la condanna a lui eppure non se ne andava restava lì come se qualcuno ve lo costringesse |
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wavs/101.wav|sicché via poteva aspettarsi da un momento all |
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wavs/102.wav|il volto del naldi si mutò rapidamente da paonazzo diventò prima terreo poi pallido il piccolo de petri accorse prima vestirlo disse agli infermieri |
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wavs/103.wav|per giù nulla nulla rispose il giovane medico infastidito da un momento all |
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wavs/104.wav|sa quant |
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wavs/105.wav|eppure ecco io vorrei spiegarmi il perché di certe nostre paure sì dico la paura per esempio che ci fanno i morti andresti tu poniamo domani o quando che sarà a dormir solo di notte accanto alla cassa mortuaria del nostro povero naldi dentro la cattedrale |
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wavs/106.wav|se non ci si pensa prima a queste cose diceva piano a tutti il piccolo de petri s |
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wavs/107.wav|i lasci mi lasci disse carlo naldi ma in quella un empito di pianto gli scoppiò di sotto il fazzoletto e allora si ritrasse da sé per non interrompere la preghiera |
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wavs/108.wav|uno allora esclamò con gesto quasi di rabbia pazzie e dicono aggiunse subito un altro che entrato in paese fu visto da un suo parente |
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wavs/109.wav|intanto altri visitatori sopraggiungevano un medico il più vecchio dei tre che stavano attorno al letto disse alla fine con voce imperiosa signori troppi fiati qua dentro |
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wavs/110.wav|dopo la fronte il dottor bax venne a toccare i piedi del moribondo poi le gambe le cosce il ventre per sentire dov |
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wavs/111.wav|ne usciva in quel momento carlo naldi con in mano una tazza di brodo dottore venga disse il naldi provi lei a farle prendere questo po di brodo io a chi domandò confuso il bax a mia cognata |
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wavs/112.wav|che aria e la villa l |
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wavs/113.wav|appena entrato nel salotto alla vista del moribondo il nuovo visitatore s |
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wavs/114.wav|e intanto in un attimo concluse l |
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wavs/115.wav|i capelli irti sulla fronte gli occhi fuori del capo ch |
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wavs/116.wav|su un quadricello presso la mensola sorgeva un uccellaccio imbalsamato dal collo e dalle zampe esili e lunghissime il quale pareva guardasse spaventato con gli occhi di vetro gli attori muti di quella lugubre scena |
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wavs/117.wav|ma lui che non poteva più parlare con la sinistra illesa si prese il braccio destro morto così e si mise a piangere il braccio soltanto morto domandò un giovane biondo molto pallido intentissimo al racconto |
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wavs/118.wav|tutto a un tratto che è si sente venir male dice per favore un bicchier d |
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wavs/119.wav|i primi visitatori si spinsero a guardare uno dietro l |
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wavs/120.wav|sicuro che questo al morente per la notte poteva bastare gli altri nell |
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wavs/121.wav|il povero gaspare col cuore che gli conosciamo tutti prometteva ajuto protezione sapete come faceva lui che si stropicciava sempre parlando la palma della mano qui sul fianco |
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wavs/122.wav|ma che gli fanno perché domandò qualcuno nessuno lo seppe dire unica risposta di là dal lenzuolo levato |
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wavs/123.wav|s |
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wavs/124.wav|entrò il bax con gli amici rimasti a vegliare alcuni s |
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wavs/125.wav|l |
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wavs/126.wav|è caso d |
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wavs/127.wav|quei mattinieri fecero le viste d |
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wavs/128.wav|la moglie del moribondo sedeva su un seggiolone con un gomito appoggiato sul bracciuolo e la faccia nascosta in un fazzoletto al richiamo insistente del dottore mostrò il volto lungo cereo smunto |
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wavs/129.wav|il fratello carlo un nipote un cognato e lo zio canonico insieme con altri visitatori tutti in silenzio si rispondeva ai saluti fatti a bassa voce o con gli occhi o con un lieve cenno della mano o del capo |
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wavs/130.wav|che pareva dovesse avvenire da un momento all |
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wavs/131.wav|i becchini avevano lasciato aperto l |
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wavs/132.wav|già rompeva l |
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wavs/133.wav|per il naldi era finita e così sarebbe stato per tutti su quel letto un giorno ciascuno gelido immobile e intorno la preghiera dei fedeli il pianto dei parenti |
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wavs/134.wav|ma il deodati gli sorrise e seguitò placido e abbondiamo cinque tanto peggio ora figuratevi due ore per lo meno sotto questo sole d |
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wavs/135.wav|tra le scosse e gli sbalzi del baroccino eh ma se voi del municipio lo interruppe il deodati a questo punto non ci volete pensare a riparar lo stradone |
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wavs/136.wav|e tirò giù il lenzuolo per osservare il petto e il ventre del moribondo agitati continuamente per lo stento della respirazione da conati quasi serpentini |
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wavs/137.wav|il prete volse gli occhi al cielo e sospirò mentre la vedova a quelle parole si mise a piangere forte insieme ai figliuoli |
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wavs/138.wav|tranne il prete tutti tenevano gli occhi fissi al moribondo ecco come si muore domani entro una cassa e poi sotterra per sempre |
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wavs/139.wav|una disputa s |
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wavs/140.wav|dietro la sconquassata nave ministeriale di cui il delfante era fedele pompilo seguace non per convinzione ma per misero tornaconto |
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wavs/141.wav|fece dunque riprese il deodati la sua visita di condoglianza al buon cilento per cui era salito dalla campagna aveva già terminato la visita |
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wavs/142.wav|spento la candela vuol dire che non voleva esser veduta da un giovanotto così coricata eh poverina di un po è vero e così dicendo agitò più volte una mano cerea del cadavere |
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wavs/143.wav|soltanto il piccolo de petri era in gran pensiero si doveva sì o no ordinare la cassa da morto nessuno ci pensava e intanto dove diavolo s |
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wavs/144.wav|ove il sole d |
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wavs/145.wav|ma la prima costernazione fu presto ovviata dalla riflessione confortante che il naldi quantunque di florido aspetto e ancor giovane era pur dentro minato da incurabile malattia cardiaca |
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wavs/146.wav|il giovane dottor bax riferiva in breve a bassa voce ai tre colleghi che dimostravano di non prestargli ascolto lo stato dell |
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wavs/147.wav|ha già perduto i centri frenici è evidente a prestare un po d |
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wavs/148.wav|su la saletta fu aperto di furia entrò nel salotto il fratello carlo a cui la commozione agitava convulsamente il mento e le palpebre subito il bax accorse per trattenerlo sulla soglia |
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wavs/149.wav|chi è là io bax ah entri pure abbiamo di già abbiamo sissignore ma la sala è al bujo abbia pazienza un momentino son bell |
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wavs/150.wav|ma il morente seguitò a guardarlo ancora un pezzo accigliato poi contrasse come in un sorriso la sola guancia sinistra e aprì alquanto la bocca da questo lato |
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wavs/151.wav|basta certamente interloquì per metter pace l |
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wavs/152.wav|la volontà di dio signora aggiunse il prete no dio no gridò carlo naldi stringendo un braccio al prete dio non può voler questo lasci star dio |
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wavs/153.wav|gli astanti che avevano seguito atterriti quell |
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wavs/154.wav|il terzo si mise a solleticar con un dito la pianta del piede destro paralitico per accertarsi se non vi permanesse ancora un ultimo resto di sensibilità |
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wavs/155.wav|tuttavia penso chi sa è presunzione certo ritenere che l |
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wavs/156.wav|dottore ha visto m |
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wavs/157.wav|dopo il giacente fu scosso una due tre volte a brevi intervalli da un conato rapido serpentino il rantolo si cangiò in ringhio e l |
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wavs/158.wav|l |
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wavs/159.wav|laggiù tutto e per sempre e nella sincerità ancora illusa della sua giovinezza immaginò attraverso gli stenti superati per procacciarsi quella professione di medico il suo compito in mezzo agli uomini |
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wavs/160.wav|neppure l |
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wavs/161.wav|mio prima d |
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wavs/162.wav|i due infermieri sedevano in ombra silenziosi alla sponda del letto uno suzzava con un bioccolo di bambagia dalle gote del giacente l |
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wavs/163.wav|e sul tavolinetto insieme col giovine biondo molto pallido passava in rassegna e segnava col lapis il nome di coloro a cui si doveva inviare la partecipazione di morte del naldi |
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wavs/164.wav|e reggendosi con una manina paffuta al muro a ogni scalino rimbalzando tutto fin nelle gote e sorridendo con la boccuccia sdentata emetteva una vocina frale e-èh puteva di piscio carinello ma non lo sapeva |
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wavs/165.wav|e la gamba si sa tutto il lato destro colpo a sinistra paralisi a destra questa cognizione medica il póntina se la lasciò cadere dalle labbra con aria d |
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wavs/166.wav|intanto come si fa riprese il de petri il signor carlo vuole assolutamente che si facciano venire i figli del povero gaspare almeno i due maggiori dice perché vedano il padre |
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wavs/167.wav|nella stanza di questo i due infermieri accanto al letto dormicchiavano e il prete per non imitarli infornava tabacco aveva posato sul guanciale allato alla testa del giacente un piccolo crocifisso |
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wavs/168.wav|senza tuttavia riflettersi su la nostra coscienza e perciò badate paurosamente fenomeni inaccessibili nello stato normale |
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wavs/169.wav|ma respira ancora sissignore ma venga a vedere però pare strozzato credo che ci siamo il prete e l |
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wavs/170.wav|gli conferiva una certa importanza e l |
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wavs/171.wav|si misero a piangere quando la madre irruppe e si buttò sul cadavere disperatamente senza gridare vibrando tutta dal pianto soffocato con violenza là sull |
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wavs/172.wav|da che egli cioè guarito miracolosamente d |
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wavs/173.wav|l |
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wavs/174.wav|perché fa così domandò a un infermiere il moribondo sempre più angosciato agitava senza requie la mano sinistra illesa riusciva talvolta a sollevare e a trarsi giù dal petto il lembo rimboccato del lenzuolo |
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wavs/175.wav|dopo la mezzanotte eran soltanto in sei oltre i parenti il prete e il dottor bax i parenti s |
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wavs/176.wav|ma giunse in quella dalla stanza del moribondo un puzzo intollerabile che fece arricciare il naso a tutti buon segno esclamò qualcuno avviandosi per recarsi in un |
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wavs/177.wav|alcuni tra i celibi si proponevano di rimaner l |
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wavs/178.wav|un mio compagno tra parentesi non si faceva scrupolo di mettersi qualcuno di quei fiori all |
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wavs/179.wav|la vista del moribondo al debole lume tremolante della candela era divenuta insostenibile quel corpo gigantesco a cui la morte teneva adunghiato il cervello |
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wavs/180.wav|altri del crocchio si opposero all |
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wavs/181.wav|perché fa così domandò di nuovo vuol togliersi la vescica dal capo rispose l |
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wavs/182.wav|che siamo mormorò e uscì a capo chino dalla camera del moribondo per recarsi nell |
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wavs/183.wav|basta state a sentire che vi racconterò come un morto mi spense la candela la candela la candela sì accettai l |
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wavs/184.wav|vuol parlare e non può m |
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wavs/185.wav|sotto i baffi dalla bocca aperta un po storta a destra il rantolo usciva angoscioso e sotto il lenzuolo era palese l |
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wavs/186.wav|me la svigno zitto zitto te felice sospirò il de petri io non posso sono di casa levami una curiosità ora che ci penso il cilento non s |
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wavs/187.wav|entrò in quella a tempesta il piccolo de petri annunziando il deputato il deputato l |
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wavs/188.wav|compreso dal mistero della morte contemplò in alto gli astri impalliditi dal chiaror lunare ma nessuna relazione veramente agli occhi suoi tra quel cielo e quell |
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wavs/189.wav|i figli che croce dopo l |
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wavs/190.wav|alcuni contradizioni inesplicabili esclamò il deodati ma già è inutile la fatalità si ha un bel guardarsi di tutto e aver cura timorosa e meticolosa della propria salute arriva il giorno destinato e addio |
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wavs/191.wav|il fratello del moribondo si teneva discosto seduto su una poltroncina gli faceva male un dente e fumava per stordire il dolore alcuni vedendolo fumare pensaron d |
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wavs/192.wav|favole il naldi sarebbe finito tutto laggiù e cercò con gli occhi in un punto noto della vallata la macchia fosca dei cipressi del camposanto laggiù laggiù |
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wavs/193.wav|parlava un po troppo forte mostrava ancor troppo viva la sorpresa l |
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wavs/194.wav|il deodati uscì dal salotto e si recò a raggiungere gli amici nell |
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wavs/195.wav|il consigliere delegato della prefettura e il funzionante sindaco al suo arrivo i due infermieri sorsero in piedi a capo scoperto come davanti a un re e anche il prete s |
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wavs/196.wav|bisognerà svegliarli a quest |
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wavs/197.wav|l |
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wavs/198.wav|già fece il bax i tavolini giranti e parlanti sesto senso autosuggestione caro mio eppure sospirò il deodati che guardava ancora in giro gli amici per coglier l |
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wavs/199.wav|in meno d |
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wavs/200.wav|ragazzi intenti a spiare chi saliva e chi scendeva a coglier di volo qualche notizia un bambino s |
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wavs/201.wav|faccio per sollevare il coperchio della quarta e ffff un soffio che mi spegne la candela getto un grido lascio il coperchio la candela mi cade di mano bartolo bartolo grido atterrito nel bujo bartolo accorre col lume e mi trova pensateci voi |
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wavs/202.wav|e allungò l |
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wavs/203.wav|alcuni si provarono a trattenerlo no lasciatemi voglio vederlo e andò seguito dal figlio anch |
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wavs/204.wav|quella vista angosciò così gli astanti che molti distrassero lo sguardo da quel ventre illuminato da una candela sorretta da un infermiere |
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wavs/205.wav|ardeva sulla mensola una candela la cui fiamma era continuamente agitata dalla brezza serale che entrava dal balcone |
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wavs/206.wav|stava per andarsene quando qui appunto in questa saletta qui lì a quel posto la serva del cilento lo trattenne per raccomandargli non so un suo nipote falegname |
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wavs/207.wav|definiva ciarlatanerie esclamò a un certo punto il bax naturalissimo che tu dica così rispose con un sorrisetto il deodati anch |
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wavs/208.wav|facendo rincorrere i pollici delle manocce pelose che lì sul ventre poteva facilmente intrecciarsele che processo crudele di causa e d |
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wavs/209.wav|bartolo si vestiva nella stanzetta a sinistra dell |
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wavs/210.wav|ma lasciamo fare a dio insisté con voce piagnucolosa il canonico il medico senza dargli retta cacciò l |
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wavs/211.wav|un prete nottante dall |
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wavs/212.wav|e si strinsero tra loro istintivamente dal ribrezzo che pur li attirava a guardare due infermieri avevano sollevato il lenzuolo da piedi e lo reggevano alto in modo da impedir la vista del volto a chi guardasse dall |
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wavs/213.wav|ma il naldi respirava respirava ancora pareva singhiozzasse così il rantolo gli scoteva la testa nel silenzio della casa scoppiarono pianti |
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wavs/214.wav|la bocca aperta sprofondava e tra le ciglia appena schiuse e alle narici un che di muffito o di fuligginoso tenete sempre la vescica un po a manca così disse a bassa voce agli infermieri |
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wavs/215.wav|ritornarono poco dopo per la visita serale i tre medici curanti a uno a uno appena arrivati consultarono a lungo i polsi del colpito |
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wavs/216.wav|ma no perché osservò il deodati tutto compunto perché poveri ragazzi è la volontà dello zio io per me non lo farei ma insomma chi va chi corre |
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wavs/217.wav|m |
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wavs/218.wav|la candela dottore dottore perché prolungar così lo strazio di questa agonia gemette affannosamente lo zio canonico impallidito alla vista dello strumento è nostro dovere reverendo rispose asciutto asciutto il medico scoprendo la gamba del giacente |
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wavs/219.wav|attraversando la sala d |
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wavs/220.wav|andate andate ci sarà da fare i parenti son rimasti soli noi caschiamo dal sonno abbiamo vegliato tutta la notte andate |
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wavs/221.wav|il volto del moribondo al debole lume tremolante pareva annerito sui bianchi guanciali i peli dei baffi rossicci sembravano appiccicati sul labbro come quelli d |
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wavs/222.wav|non potevano farne a meno erano attesi in casa per la cena ma prima d |
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wavs/223.wav|scarica parecchi confermarono buon segno sì buon segno e tutti turandosi il naso seguirono il primo stavano in quell |
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wavs/224.wav|strinse forte la mano a carlo naldi senza dir nulla e si volse di nuovo a contemplare il giacente ch |
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wavs/225.wav|il rantolo del moribondo che pareva si lagnasse così d |
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wavs/226.wav|intanto seguitò il deodati se l |
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wavs/227.wav|ogni tanto qualche lucido intervallo c |
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wavs/228.wav|ancora io non dispero ecco però è un caso d |
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wavs/229.wav|si voltarono tutti a guatar quella poltrona che se ne stava lì in un angolo all |
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wavs/230.wav|alleviare le sofferenze allontanare la morte l |
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wavs/231.wav|finito finito annunziarono ah sì morto quando domandarono quelli delusi adesso poco fa |
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wavs/232.wav|i due fanciulli il maggiore di dodici anni l |
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wavs/233.wav|si scosse con una mano un po di tabacco dal petto poi si rassettò la tonaca sulle gambe poi si guardò le unghie e soffiò per il caldo caldo |
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wavs/234.wav|bisognava sentire le sue risate perché prima le diceva e poi ci rideva sopra le sue risate là tra tutte quelle casse mentre l |
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wavs/235.wav|perché sentite è vero purtroppo e non si nega ch |
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wavs/236.wav|poco dopo lasciate al bax alcune prescrizioni per la notte i tre medici andarono via seguiti da quasi tutti i visitatori rimasero nel salotto i due infermieri e il canonico |
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wavs/237.wav|nel vederlo così faccente attorno al letto nessuno egli credeva avrebbe sospettato che gli altri medici curanti lo avessero chiamato unicamente perché lo sapevano resistentissimo al sonno |
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wavs/238.wav|si contorceva orribilmente nella lotta incosciente tremenda delle ultime forze e respirava ancora non di meno l |
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wavs/239.wav|può accadere a tutti un caso simile e ciascuno pensò di nuovo a sé alle condizioni della sua salute guardando con crudeltà quelli tra gli astanti che si sapevano di salute cagionevole uno tra questi dalle spalle in capo quasi senza collo |
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wavs/240.wav|carlo naldi posò il sigaro e accorse nella saletta seguito da molti altri per accogliere il deputato dov |
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wavs/241.wav|bartolo era il bidello della sala che tipo se l |
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wavs/242.wav|per qualche tempo il naldi sì aveva seguito la prescrizione vivendo come un patriarca in mezzo alla numerosa famiglia e ai contadini curando scrupolosamente la salute |
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wavs/243.wav|mi avevano detto la sera avanti alcuni miei colleghi tu che sei mattiniero domattina di buon |
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wavs/244.wav|povero gaspare esclamò con angoscia intensa esasperata l |
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wavs/245.wav|no che parente corresse un terzo come se volesse mangiarselo scardi nicolino scardi perdio me l |
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wavs/246.wav|come una cosa oh dio naturalissima ch |
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wavs/247.wav|alcuni particolari di nessuna importanza risaltarono e si dipinsero con tanta evidenza agli occhi di tutti che ciascuno poi rifacendo il racconto |
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wavs/248.wav|quindi prima uno poi un altro gli rivolsero qualche domanda a bassa voce alla quale egli non seppe tenersi dal rispondere poco dopo la conversazione navigava per l |
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wavs/249.wav|aveva schiuso gli occhi insanguati e guardava un po accigliato quasi per uno sforzo di riconoscere colui che s |
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wavs/250.wav|qualcuno manifestò il timore di riuscire importuno altri l |
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wavs/251.wav|tra le mille seccature le ansie le smanie dell |
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wavs/252.wav|fila silenziose rintronanti prima di giungere alla sala in fondo guardavo fiso la fiamma della mia candela che riparavo con una mano per non veder l |
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wavs/253.wav|uno degli infermieri con gli occhi rossi dal sonno interrotto venne cempennante ad annunziare che il moribondo era gelato dai piedi al petto e bagnato di sudor freddo |
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wavs/254.wav|dei morti disse con calma il bax ho avuto paura anch |
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wavs/255.wav|chiesto dal naldi alla serva del cilento nel sentirsi venir male e che poi non poté bere ah no non poté berlo |
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wavs/256.wav|il medico magro rigido disse a uno degli infermieri avvicinate la candela e con due dita sollevò la palpebra dell |
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wavs/257.wav|poi si guardò attorno e domandò non si potrebbe avere un bicchier d |
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wavs/258.wav|come per rendersi conto di quella sua soddisfazione di cui non vedeva bene il perché a sera inoltrata si riunirono di nuovo nell |
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wavs/259.wav|il bax era all |
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wavs/260.wav|piè del letto il canonico curvo le braccia appoggiate sulle gambe le mani intrecciate pregava con gli occhi chiusi e sotto le palpebre a tratti si vedeva quasi fervere la muta preghiera |
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wavs/261.wav|agonia lunga rispose il bax ma fino a domani forse no speriamo sospirò l |
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wavs/262.wav|è che lui poi ci ha speso tanto gran lavoratore in quest |
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wavs/263.wav|caldo non si respira disse uno degli infermieri il dottor bax rientrò dal balcone guardò accigliato il prete che rispose allo sguardo con un sorriso triste e vano e uscì dal salotto |
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wavs/264.wav|ma già si capiva tanto per dire qualche cosa e infatti il dottor bax sapendo bene che non c |
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wavs/265.wav|prima il destro poi il sinistro tra il silenzio sgomento degli astanti che spiavano ogni loro movimento come in attesa d |
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wavs/266.wav|i polsi si mantengono applicheremo più tardi due carte senapate ai piedi me l |
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wavs/267.wav|ma si trattennero presso il letto e sorvegliarono gl |
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wavs/268.wav|come no rispose vivamente il póntina ci s |
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wavs/269.wav|i visitatori si ritrassero a parlottare nell |
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wavs/270.wav|l |
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wavs/271.wav|preghiera il trapunto della leggera cortina del balcone si disegnava lieve sulla blanda e chiara suffusione del chiarore lunare alito di deliziosa frescura |
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wavs/272.wav|e a chi lo richiamava ai consigli dei medici mostrava sotto la camicia una pelle di coniglio sul petto e ne tengo un |
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wavs/273.wav|un altro dei medici magro rigido impassibile posò le dita nodose sull |
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wavs/274.wav|il moribondo continuava a rantolar sordamente facendo gorgogliar la mistura nella gola come se si divertisse a fare un gargarismo |
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wavs/275.wav|non poté più fare a meno di riferirli con le medesime parole allo stesso punto con la medesima espressione e lo stesso gesto il particolare per esempio del bicchier |
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wavs/276.wav|afflitto malaticcio felice in quel momento di poter rivolgere la parola a un personaggio di conto come il póntina stramazzò ma io lo trovai già adagiato su quella poltrona rispose il póntina rivolgendosi però agli altri |
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wavs/277.wav|eh ma se lo supponevo io diceva frattanto filippo deodati nell |
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wavs/278.wav|volevano vederlo porta usci finestre tutto spalancato e nelle camere fra il trambusto pareva spirasse nell |
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wavs/279.wav|ancora riprese il póntina i sensi non li aveva perduti animo gaspare gli dissi vedrai che non è nulla |
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wavs/280.wav|parlando in pensiero com |
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wavs/281.wav|rassicurata si lasciò piegare dalla voce estranea del medico a mandar giù qualche sorso di brodo ma subito reclinò il volto sul fazzoletto come se stesse per rigettarlo |
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wavs/282.wav|eh dal greco embolé perdio me ne ricordo ancora dal liceo quando la circolazione del sangue non si svolge più regolarmente perché il cuore capite è indebolito che avviene avviene che nel cuore si formano certi |
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wavs/283.wav|di lì appoggiato alla ringhierina di ferro contemplò a lungo l |
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wavs/284.wav|questi lo guardarono come per domandargli se dicesse sul serio un piacere e nient |
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wavs/285.wav|basta reggevo con una mano la candela con l |
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wavs/286.wav|io sono venuto diceva guido póntina ricco proprietario e assessore del comune mezz |
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wavs/287.wav|grumi di sangue grumi grumi qualche volta uno di questi grumi si stacca dal cuore capite e gira oh fino a tanto che incontra vasi capaci questo grumo naturalmente passa ma quando poi arriva al cervello dove i vasi sono più fini d |
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wavs/288.wav|non chiamerei questo medico neppure in punto di morte disse tra sé il de petri stizzito alcuni si mossero per andar via |
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wavs/289.wav|terminata la preghiera il prete dagli occhi impassibili s |
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wavs/290.wav|sì era venuto questa mattina dalla campagna narrava in un altro crocchio vicino l |
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wavs/291.wav|come no sissignore disse il bax sorgendo in piedi militarmente e sgranando gli occhi ceruli vitrei da matto stia stia seduto no dovere che c |
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wavs/292.wav|piedi contemplarono un pezzo in silenzio il giacente a cui il nipote introduceva tra le labbra cautamente un cucchiajo a metà pieno d |
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wavs/293.wav|voleva raggiungere chi sa perché la postale di siculiana gaspare gaspare gli gridò anzi nicolino e piano così t |
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wavs/294.wav|dove fosse soltanto un lampadino acceso pendente dall |
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wavs/295.wav|ebbene mi fa una bella ragazza prendo animo e guardo dietro le sue spalle è morta bartolo si mette a ridere no viva non scherzare m |
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wavs/296.wav|è alloggiato con la famiglia in una casa qua del vicinato poveraccio ha il suo dolore per la morte del figliuolo non gli è bastato l |
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wavs/297.wav|dio il silenzio immagina e un topo che roda il legno d |
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wavs/298.wav|carlo naldi come se i sopraggiunti fosser venuti a dirgli tuo fratello è guarito cammina scattò in piedi per recarsi dal moribondo |
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wavs/299.wav|il dottor bax rientrò nel salotto e notò subito che lo stento della respirazione cresceva di momento in momento già il volto del naldi aveva assunto il caratteristico aspetto cianotico |
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wavs/300.wav|in quella cernita la sua lingua maledica trovò quasi la pietra da affilarsi e di tanto in tanto a qualche nome diceva no a questo cornuto no e a qualche altro no a questo ladro neppure |
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wavs/301.wav|e ora se ne faceva bello con quegli ignari allo stesso modo che dell |
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wavs/302.wav|pareva movesse con pena le palpebre non aveva più forza neanche di piangere gli occhi le andarono all |
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wavs/303.wav|perbacco se venivamo un po prima voi l |
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wavs/304.wav|noi intanto non abbiamo nulla da fare parlo franco io assecondiamo la natura questo il nostro compito ecco da un momento all |
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wavs/305.wav|porge lui fa per recarsi il bicchiere alle labbra non può la mano invece d |
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wavs/306.wav|i nuovi venuti domandavano ansiosamente notizie com |
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wavs/307.wav|alcuni ritornarono a casa per rimettersi a dormire altri vollero trar profitto dall |
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wavs/308.wav|apro la prima cassa un vecchio apro la seconda una vecchia apro la terza un vecchio mannaggia |
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wavs/309.wav|altri due ragazzi giocando tra loro a piè della scala vennero a lite la madre allora tra gli zittii della ressa dovette scendere e portarseli via i picchiò appena fuori stizzita di non poter assistere per causa loro a quello spettacolo |
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wavs/310.wav|ah la moglie è di là sì venga il bax s |
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wavs/311.wav|che a quest |
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wavs/312.wav|il prete s |
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wavs/313.wav|il piccolo de petri restò nell |
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wavs/314.wav|al povero naldi toccava anche di morire fuori della propria casa bisognava mandar qualcuno a cercare questi abiti e un altro pensiero ancora gli annunzi funebri a stampa |
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wavs/315.wav|c |
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wavs/316.wav|il cancello davanti al giardino che circonda il basso edificio era aperto o meglio accostato segno che i becchini avevano già portato il carico alla sala |
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wavs/317.wav|un piccolo grumo si stacca gira e poi embolé interponimento da che dipende la vita d |
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wavs/318.wav|gaspare naldi di corporatura potente sorretto il busto da una pila di guanciali con una vescica di ghiaccio in capo il volto paonazzo |
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wavs/319.wav|con gli stivaloni il fucile appeso alla spalla e la cartuccera al ventre costui non sapeva ancora accordarsi bene al contegno degli altri |
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wavs/320.wav|tutti in prima più che afflizione ne provarono sbigottimento e ciascuno con ansia domandò più precisi ragguagli |
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wavs/321.wav|entrai non ero mai entrato solo a quell |
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wavs/322.wav|avvenne di poter rifare il racconto della visita del naldi al cilento col particolare saliente del bicchier d |
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wavs/323.wav|embolé interponimento mi spiego avviene l |
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wavs/324.wav|si provò a far più volte spracche con la lingua inceppata come se volesse inghiottire ed emise un suono inarticolato tra il gemito e il sospiro richiudendo lentamente le palpebre |
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wavs/325.wav|non è colpo apoplettico embolia cerebrale ripeté a bassa voce il dottor bax come confidasse un gran segreto e spiegò brevemente la parola e il male |
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wavs/326.wav|il piccolo de petri atteggiato di mestizia gli domandò a che siamo il bax aprì le braccia in risposta chiudendo gli occhi e traendo un gran sospiro ma c |
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wavs/327.wav|e accostandosi alla mensola trasse dall |
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wavs/328.wav|mommina oltre alle tante cose che capiva aveva anche la passione dei melodrammi e rico verri rico verri aveva fatto tre duelli per lei raul ernani don alvaro |
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wavs/329.wav|cominciò a dire tra i singhiozzi che si mutavano in strani scatti di riso il teatro il teatro ecco qua il teatro la forza del destino ah voi piccoline mie povere animucce mie non sapete |
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wavs/330.wav|era in sua moglie vivo perenne indistruttibile nei ricordi di lei in quegli occhi che avevano veduto in quelle labbra che avevano baciato |
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wavs/331.wav|resistito a tutti i costi agli incitamenti alle pressioni alla rivolta delle sorelle e della madre eccolo là pallido fremente nel vederla assediata le teneva gli occhi addosso lí lí per scattare alla minima osservazione di uno di quegli ufficiali |
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wavs/332.wav|tese l |
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wavs/333.wav|ve lo dico io ve lo dico io venite tornate ai vostri lettucci per non raffreddarvi ora ve lo faccio io sí sí ora ve lo faccio io il teatro venite |
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wavs/334.wav|il giorno dopo rincasando due ore prima del solito nell |
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wavs/335.wav|ah quegli occhi in quei visini smorti pareva che essi soltanto crescessero dalla paura che li teneva sempre sbarrati |
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wavs/336.wav|i trovò uno di quei manifestini di teatro a stampa che si distribuiscono nei caffè e per le vie i si annunziava per quella sera appunto nel teatro della città la prima rappresentazione della forza del destino |
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wavs/337.wav|colei che preparava agli altri i divertimenti e non ne godeva se non a costo di fatiche di veglie e di tormentosi pensieri il peso della famiglia era tutto addosso a lei perché la madre faceva da uomo anche quando don palmiro non era alla zolfara |
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wavs/338.wav|lei non si curava affatto di sapere dove andasse la sua assenza era il piú gran sollievo che potesse sperare messe a letto le figliuole ogni sera stava ad aspettarlo affacciata a quella |
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wavs/339.wav|né che piú tenesse il busto né che si prendesse la minima cura della persona non valse a nulla la nascita d |
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wavs/340.wav|mommina non poté piú né cantare né ballare né andare a teatro e neanche piú ridere come prima mommina era buona la piú saggia tra le quattro sorelle la sacrificata |
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wavs/341.wav|e le quattro sorelle dotate di discrete vocette cantavano in costumi improvvisati anche le parti da uomo coi baffetti sul labbro fatti con tappi di sughero bruciati e certi cappellacci piumati e le giubbe e le sciabole degli ufficiali |
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wavs/342.wav|nel sospetto si raffermò la sera del dí seguente trovando la moglie disfatta con un affanno da cavallo gli occhi schizzanti il volto congestionato incapace di reggersi in piedi e le figliuole addirittura imbalordite tutti |
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wavs/343.wav|poteva ormai parere tra l |
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wavs/344.wav|gracili pallide mute andavano dietro alla mamma nell |
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wavs/345.wav|stupite allora ella non potendo in prima articolar parola si mise ad agitare quel manifestino e poi tranghiottendo le lagrime e scomponendo orribilmente il volto lagrimoso per sforzarlo a sorridere |
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wavs/346.wav|lei al rezzo placido dei verdi faggi correte o giovani vaghe beltà rico verri sapeva che da qualche tempo la moglie soffriva di mal di cuore e finse di credere a un improvviso assalto del male |
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wavs/347.wav|ora la chiamava momma o anche quando pur con la voce la voleva percuotere mò per fortuna da qualche tempo non stava piú molto in casa usciva anche di sera e non rincasava mai prima del tocco |
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wavs/348.wav|verri con un urlo di rabbia s |
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wavs/349.wav|non arrivò all |
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wavs/350.wav|destino vedere quell |
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wavs/351.wav|e non gli bastava ogni mattina aver chiuso con quelle due chiavi la porta stava un pezzo a sospingerla con tutte e due le braccia furiosamente per assicurarsi che era ben serrata |
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wavs/352.wav|e subito proferito il nome gli veniva di stringerle le bianche e fresche braccia trasparenti sotto il merletto della camicetta nera |
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wavs/353.wav|non trovò una serva che volesse acconciarsi a stare in quella prigione e si condannò a scendere ogni giorno al mercato per la spesa e condannò la moglie ad attendere alla cucina e alle piú umili faccende domestiche |
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wavs/354.wav|tutti gli ugonotti tutti dalla prima all |
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wavs/355.wav|solo tegole gialligne piú alte piú basse spioventi per ogni verso rico verri si fece venire dalla germania due diverse serrature speciali |
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wavs/356.wav|una sola piccola aperta alla vista della lontana campagna del mare lontano della cittaduzza non si scorgevano altro che i tetti delle case i campanili delle chiese |
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wavs/357.wav|crebbe anzi con esse il martirio di lei e tanto piú quanto piú le due povere creaturine man mano con gli anni cominciarono a comprendere |
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wavs/358.wav|che nessuno del paese si sarebbe mai messo con lei come nessuno di quegli ufficiali si sarebbe mai lasciato prendere da qualcuna di loro il verri invece non scherzava tutt |
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wavs/359.wav|se le portavano a teatro nella loro barcaccia e ogni sorella tra due ufficiali era da quello a sinistra sventagliata e contemporaneamente da quello a destra servita in bocca d |
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wavs/360.wav|fiammeggiandole innanzi agli occhi il teatro della sua città il ricordo delle antiche serate la gioja spensierata della sua giovinezza tra le sorelle |
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wavs/361.wav|a bere un po d |
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wavs/362.wav|bisognava vedere mommina ch |
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wavs/363.wav|si precipitò in casa salí a balzi la scala trovò in camera dietro la cortina del letto il corpo enorme della moglie buttato per terra con un cappellaccio piumato in capo i baffetti sul labbro fatti col sughero bruciato |
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wavs/364.wav|una di quelle sere ritrattasi sul tardi dalla finestretta e vedendo nella camera buttato scompostamente su una seggiola l |
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wavs/365.wav|gli spettacoli che vi si davano la ribalta l |
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wavs/366.wav|mi potrò l |
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wavs/367.wav|fu imprigionata nella piú alta casa del paese sul colle isolato e ventoso in faccia al mare africano tutte le finestre ermeticamente chiuse vetrate e persiane |
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wavs/368.wav|mentre la generala restava troneggiando a guardia delle seggiole d |
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wavs/369.wav|e davanti il ventre salito enormemente quasi a sorreggere il grosso petto floscio per una donna che s |
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wavs/370.wav|ricondotte a letto le figliuole tutta accesa in volto e sussultante ancora dai singulti prese a descrivere affollatamente il teatro |
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wavs/371.wav|il padre aveva fama in paese d |
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wavs/372.wav|brutti selvaggi che non erano altro idioti che non sapevano che in continente si faceva cosí tutto andò bene finché rico verri il quale s |
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wavs/373.wav|nel sentirle parlare cosí non poteva tenersi di piangere e piangeva silenziosamente mordendosi il labbro e carezzando le loro testine |
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wavs/374.wav|rincasando dal teatro rico verri notò subito nel volto della moglie un |
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wavs/375.wav|finché il cordoglio non le faceva venire l |
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wavs/376.wav|e scattò difatti una sera e successe un parapiglia seggiole per aria vetri rotti urli pianti convulsioni tre sfide tre duelli ferí due avversari e fu ferito dal terzo |
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wavs/377.wav|mommina capiva tante cose prima di tutto che gli anni passavano che il padre con quel disordine in casa non riusciva a mettere un soldo da parte |
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wavs/378.wav|sicilia s |
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wavs/379.wav|le due figliuole si svegliarono di soprassalto e accorsero spaventate in camicina credevano che fosse ritornato il padre vedendo la madre piangere sola con quel foglietto di carta gialla sulle ginocchia restarono stupite |
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wavs/380.wav|il cuore il cuore le batteva precipitoso come il galoppo d |
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wavs/381.wav|gli era divampata subito dopo il matrimonio la stessa gelosia del padre anzi piú feroce esasperata com |
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wavs/382.wav|si mise a cantare con strani gesti questa e quell |
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wavs/383.wav|se il teatro era chiuso scuola di galanteria e danze e rappresentazioni ogni sera in casa la croce la madre sonava a tempesta sul pianoforte tutti i pezzi d |
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wavs/384.wav|quando una settimana dopo ancora col polso fasciato si ripresentò in casa la croce fu investito dalla generala su tutte le furie mommina piangeva le tre sorelle cercavano di trattenere la madre |
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wavs/385.wav|svaporate le prime furie il verri per puntiglio promise che appena terminato il servizio d |
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wavs/386.wav|nera stringergliele di nascosto forte forte con tutta la veemenza del desiderio fino a farle emettere un piccolo grido |
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wavs/387.wav|la vita come te la stringeva cosí cosí e la bocca come te la baciava cosí |
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wavs/388.wav|dalla madre donna ignazia oriunda napoletana intesa in paese la generala e chiamata da loro chi sa poi perché donna nicodema e da quattro belle figliuole pienotte e sentimentali vivaci e appassionate mommina e totina dorina e |
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wavs/389.wav|assistevano atterrite a quei súbiti assalti di pazzia furiosa a quelle scene selvagge per cui i loro visini si scolorivano e s |
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wavs/390.wav|le bimbe avevano ancora negli orecchi l |
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wavs/391.wav|come tanti dadi neri vaneggianti in quel chiarore udiva nel silenzio profondo dalle viuzze piú prossime qualche suono di passi |
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wavs/392.wav|nella villa comunale sonava allora la banda del reggimento e il profumo intenso e soave dei gelsomini e delle zàgare nel caldo alito della sera inebriava |
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wavs/393.wav|cosí e la baciava e la mordeva e le strappava i capelli quei poveri capelli non piú pettinati perché egli non voleva che si pettinasse piú |
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wavs/394.wav|e le due figliuole sedute su due seggioline accanto immobili con le mani su le ginocchia gli occhi spalancati e le boccucce aperte in attesa che la rappresentazione della mamma seguitasse |
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wavs/395.wav|non sapeva a quali patti egli per la pazzia di spuntarla contro tutti quegli ufficiali si fosse arreso col padre usurajo e quali altri avesse con se stesso stabiliti non solo per compensarsi del sacrificio che gli costava quel puntiglio |
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wavs/396.wav|la voce di qualche donna che forse aspettava come lei l |
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wavs/397.wav|a venticinque anni ufficialetto di complemento rico verri si piaceva della compagnia degli altri ufficiali del reggimento tutti del continente i quali non sapendo come passare il tempo in quella polverosa città dell |
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wavs/398.wav|con lenti passi faticosí spettinata imbalordita dal dolore ridotta quasi materia inerte ma egli la vedeva sempre quale era stata tanti anni addietro quando la chiamava mommina o anche mummi |
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wavs/399.wav|con la scusa che in continente si faceva cosí quegli ufficiali tra lo scandalo e la maldicenza di tutte le altre famiglie del paese erano riusciti a far commettere a quelle quattro figliuole le piú audaci e ridicole matterie |
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wavs/400.wav|a poco a poco innamorandosi sul serio di mommina non cominciò a diventare un selvaggio anche lui e che selvaggio alle feste alle matterie dei colleghi ufficiali egli veramente non aveva mai partecipato |
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wavs/401.wav|era uscito quella sera piú presto del solito e s |
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wavs/402.wav|per la sua gelosia non c |
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wavs/403.wav|a prendersi con esse certe libertà di cui ogni donna avrebbe arrossito e anche loro certamente se non fossero state piú che sicure che proprio in continente si faceva cosí e nessuno avrebbe trovato da ridirci |
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wavs/404.wav|avrebbe rappresentato loro un |
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wavs/405.wav|richiudeva con una spallata la porta e appena liberatosi del carico correva a ispezionare tutte le imposte pur assicurate internamente da lucchetti di cui egli solo teneva le chiavi |
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wavs/406.wav|credendo piú conveniente che intervenisse il padre invece a mettere a posto colui che senz |
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wavs/407.wav|né ella poteva negare ella non poteva altro che piangere e spaventarsi allorché se lo vedeva sopra terribile scontraffatto dall |
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wavs/408.wav|la generala aveva già chiesto informazioni nella vicina città su la costa meridionale dell |
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wavs/409.wav|ma anche per rialzarsi di fronte ai suoi compaesani a cui era ben nota la fama che nella città vicina godeva la famiglia della moglie |
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wavs/410.wav|com |
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wavs/411.wav|guardava le stelle aveva sotto gli occhi tutto il paese una strana vista tra il chiarore che sfumava dai lumi delle strade anguste brevi o lunghe tortuose in pendío la moltitudine dei tetti delle case |
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wavs/412.wav|perché misurava il tempo quell |
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wavs/413.wav|in continente si faceva cosí e sempre per fare come si faceva in continente quando la domenica sera sonava nella villa comunale la banda del reggimento ognuna delle quattro sorelle si allontanava a braccetto d |
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wavs/414.wav|di fronte alla domanda di matrimonio volle perciò che la figlia avesse qualche giorno per riflettere e tanto lei quanto le sorelle sconsigliarono mommina di accettare |
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wavs/415.wav|quando la mattina seguente egli notò qualcosa d |
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wavs/416.wav|non poté andare piú avanti scoppiò di nuovo in pianto ma si riprese subito si alzò fece ridistendere nei lettucci le figliuole sbalordite e baciandole e rincalzando le coperte promise che il giorno appresso appena uscito di casa il padre |
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wavs/417.wav|non erano mai uscite di casa e avrebbero tanto desiderato di esser là in mezzo a quel verde e domandavano alla madre se lei almeno fosse mai stata in campagna e volevano sapere |
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wavs/418.wav|cosí è vero le ruggiva sul volto ti stringeva cosí le braccia cosí |
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wavs/419.wav|rincasando non permetteva neppure al ragazzo faservizii di salire in casa si caricava di tutti i pacchetti e gl |
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wavs/420.wav|aveva assistito soltanto divertendocisi non appena aveva voluto provarsi a fare come gli altri cioè a scherzare con quelle ragazze subito da buon siciliano aveva preso sul serio lo scherzo e allora addio spasso |
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wavs/421.wav|abbiamo fatto quasi un capitombolo sai per miracolo la miseria non ha battuto alla nostra porta ma in compenso ti ripeto ora sono libero e padrone del tuo sta bene ma se non sei più ricco perché sei venuto a roma |
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wavs/422.wav|la tua signora s |
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wavs/423.wav|no grazie me le porto da me non pesano molto il bagaglio lo lasci in deposito alla stazione quale bagaglio fece luca pelletta ho questi due colli soltanto libri e biancheria |
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wavs/424.wav|se vuoi lavarti lì c |
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wavs/425.wav|gli anni e quel vestito un gran maestro di musica con quella camicia con quella giacca con quei calzoni e quelle scarpe dunque nella miseria |
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wavs/426.wav|ma mia moglie era una bella e rispettabilissima signora la povertà amico pelletta senza la povertà forse non l |
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wavs/427.wav|luca accettò con entusiasmo la proposta e s |
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wavs/428.wav|avevo lì presso l |
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wavs/429.wav|rendituccia modesta ma sicura cinque lire al giorno i bastano santi currao sghignò forte squassando la testa centocinquanta lire al mese e che te ne fai |
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wavs/430.wav|poi gli batté la spalla con una mano e gli disse socchiudendo gli occhi santi risorgeremo lascia fare a me statti quieto brontolò il currao e tutti e due si perdettero |
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wavs/431.wav|si scoprì il capo solennemente si batté più volte l |
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wavs/432.wav|danne un pezzetto anche a me si alzò e si mise a passeggiare per la camera col testone sul petto e le mani dietro la schiena |
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wavs/433.wav|digiuni luca pelletta lo guardò perplesso quasi consigliandosi con l |
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wavs/434.wav|pavimento luca pelletta dritto sulla vita accigliato lo esaminava e dunque la tua signora il currao alzò il testone e guardò un pezzo negli occhi l |
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wavs/435.wav|ti fiuto tu puzzi di la verità sei più miserabile di me no perché fece luca istintivamente subito si riprese forse no questo tuo di un po a quanto ammonta |
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wavs/436.wav|sotto gli occhi di luca pelletta pieni di tanto stupore le labbra del currao si allargarono a un ghigno muto tu sei ricco amico pelletta e il tempo non ti deteriora andiamo andiamo ma ti pongo questo patto |
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wavs/437.wav|un attaccapanni appeso alla parete seggiole impagliate un lavamano santi currao accese il lume sul tavolino e invitò l |
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wavs/438.wav|eh sì affermò luca è un fatto che a me il mangiar poco mi conferisce ma forse sono un po troppo pallido questa sera no sei pallido perché sei povero raffibbiò il currao via usciamo tu vuoi certo vedere il colosseo al lume di luna |
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wavs/439.wav|quantum mutatus ab illo ma che abillo gli anni amico pelletta gli anni sì ma anche luca lo squadrò alla luce delle lampade elettriche |
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wavs/440.wav|ti tratterrai dunque poco no perché sono venuto forse per sempre così a mani vuote andarono per un tratto in silenzio |
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wavs/441.wav|un camerotto squallido sudicio in disordine con un letto in un angolo non rifatto chi sa da quanti giorni un tavolino rustico senza tappeto presso l |
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wavs/442.wav|e quella barba incolta già quasi grigia cresciuta più sulle gote che sul mento e quella faccia pallida e grassa e quelle occhiaje gonfie intorno agli occhi acquosi come mai era divenuto anche più corto di statura |
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wavs/443.wav|ho sì quanto mi basta poco ma io ho bisogno di poco nulla da buttar via è vero che in compenso ora sono divenuto padrone del mio |
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wavs/444.wav|chi sa forse no non si può dire la povertà capisci che fa il ferro al fuoco si torce ebbene e tu marito arrivi fino al punto di dire a tua moglie m |
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wavs/445.wav|intontito dal viaggio tra la ressa e il rimescolio dei passeggeri che gli davano la vertigine restò a mirarlo sbalordito oh tu santi e come mai così che cosa |
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wavs/446.wav|confermando col capo più volte di seguito e non l |
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wavs/447.wav|e ora che fa domandò timidamente luca il currao seguitò a passeggiare come se non avesse udito la domanda non sai dov |
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wavs/448.wav|vedrai sospirò luca socchiudendo di nuovo gli occhi misteriosamente è la mia città l |
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wavs/449.wav|arrivati in fondo al viale il currao si cacciò nel portoncino di casa e prima di mettersi a salire disse a luca ti prego di parlare sottovoce |
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wavs/450.wav|credo parola d |
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wavs/451.wav|è vero che io per lei fui marito esemplare le portavo tutto quel po che guadagnavo tranne qualche soldo per mantenermi l |
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wavs/452.wav|e intanto concluse santi prima base ci vuole il pane non dire sciocchezze e per giunta in latino rimasero un buon pezzo in penoso silenzio santi currao sedette presso il tavolino con la testa bassa e gli occhi fissi sul pavimento |
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wavs/453.wav|il currao si fermò davanti al lume fa la puttana disse non consumiamo petrolio inutilmente lavati se lo credi proprio necessario e usciamo non vuoi cenare no rispose luca ho desinato a napoli piuttosto bene non ci credo |
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wavs/454.wav|non una parola sul paesaccio in cui io e tu abbiamo avuto la sciagura di nascere chi è vivo è vivo chi è morto è morto non voglio saperne nulla non c |
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wavs/455.wav|ma il pretto necessario e basta perché sei venuto a roma sono una bestia dimenticavo che tu hai quattrini da buttar via t |
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wavs/456.wav|non avrebbe riconosciuto alla stazione di roma santi currao se questi non gli si fosse fatto avanti chiamandolo ripetutamente amico pelletta amico pelletta |
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wavs/457.wav|fai male santi perché il fisico il vero fisico è il pane amico pelletta sentenziò bruscamente il currao ah nego nego fece luca non solo pane vivit homo |
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wavs/458.wav|pago dodici lire al mese amico pelletta e non sono rispettato do qualche lezione di musica e non mi pagano viene la fine del mese e io non pago e più non pago e meno sono rispettato |
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wavs/459.wav|finestre il mesciardi si stropicciò le mani come per dire allegri è venuto lo spasso e quagliolino domandò piombo natale hai ragione |
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wavs/460.wav|pompeo lagúmina s |
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wavs/461.wav|signori vanno a dormire io ritorno ai miei libri buon riposo e salí alla sua celletta veramente armato di tutta la buona volontà si mise a studiare |
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wavs/462.wav|andiamo s |
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wavs/463.wav|e discuteva e accettava i sennati consigli di questo e di quello e poi parlava degli studii già compiuti per la costruzione della funicolare tutto pronto al prossimo ottobre |
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wavs/464.wav|la voce di natale si sentiva ora a mano a mano piú prossima sotto la macchia il signor lanzi con l |
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wavs/465.wav|poteva piú sopravvenne arrovellato come una furia d |
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wavs/466.wav|poco dopo tramontato il sole gli avventori del romitorio si disponevano a desinare sotto gli alberi della vetta dalla parte di levante |
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wavs/467.wav|quanta gente signore signorine venute sú giocondamente coi somarelli dai paesi vicini dalla parte di levante tra due alberi |
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wavs/468.wav|niente un ruzzolone perbacco bisognava andar cauti con tutto quel pacciame di foglie per terra lubrico tappeto s |
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wavs/469.wav|e scrisse alla sua cara sandra che egli lassù era solo solo in compagnia d |
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wavs/470.wav|e quel povero cavaliere riprese il lagúmina ah perciò jeri gli hanno fatto tanta festa ma glie la fanno ogni giorno raffibbiò quagliolino |
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wavs/471.wav|e il libro guarda era scivolato fino a quel tronco laggiù il lagúmina non ebbe piú coraggio di muovere un passo si teneva aggrappato a un cespuglio e provava ad allungare un piede via fino a quel tronco là |
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wavs/472.wav|un gigante miope furibondo contro la propria lente che non gli si reggeva piú sul naso sudato le ampie tese del cappello di tela bianca gli s |
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wavs/473.wav|fu proprio un fulmine a ciel sereno pompeo lagúmina rimase impietrito con le due bacchette levate e il cerchietto ch |
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wavs/474.wav|a cui sandrina non risparmiava né sgarbi né beffe povera sandrina ma che poteva farci lui il cuore sí largo un mare |
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wavs/475.wav|e anche pompeo lagúmina distolse gli occhi da quello spettacolo aggrottando le ciglia ah lui no lui non doveva piú guardare donne ne portava una nel cuore e basta |
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wavs/476.wav|e si provò davvero a caricarsi l |
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wavs/477.wav|mangiando chiacchierando dimenticò la stizza e il dispiacere e poté fare onore al suo appetito tanto che stentò non poco alla fine a sollevarsi dalla seggiola ma nessuna remissione adesso studiare |
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wavs/478.wav|scelse il libro da portarsi prese il quaderno degli appunti e via s |
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wavs/479.wav|l |
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wavs/480.wav|prima di tutto i libri a posto erano le cinque in punto l |
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wavs/481.wav|gli scriveva la madre e gli diceva che alla figlia era bastato lo spettacolo indecente di quel giorno perché rinsavisse e le desse finalmente la consolazione di accogliere il suo saggio antico consiglio quello di accettar la mano del cugino mimmino orrei |
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wavs/482.wav|ma il naso no che c |
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wavs/483.wav|ma per quanto cercassero non riuscirono a scoprire i due colpevoli e cosí anche quella mattina si fece l |
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wavs/484.wav|io me ne ritorno in città e voglio essere accompagnato da tutta la comunità fino all |
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wavs/485.wav|eh sí difatti borbottò il lagúmina passandosi una mano su la fronte e su gli occhi come se davvero avesse fin |
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wavs/486.wav|debbo studiare dichiarava l |
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wavs/487.wav|poteva piú rifiutarsi si ritrasse dalla finestra sbuffò un |
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wavs/488.wav|sobbalzare quagliolino tutto affocato in volto con gli occhi lustri s |
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wavs/489.wav|non l |
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wavs/490.wav|vogliamo tentare se ci riesce di scovarli pompeo lagúmina non sapeva piú di che si parlasse voleva ripensare a quel che aveva detto e non ci riusciva disperazione |
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wavs/491.wav|faccia come vuole signore ma si levi di qua prego è troppo sudato può prendere un malanno grazie non c |
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wavs/492.wav|lei ci perderà la vista glielo dico io esclamò con molta serietà il quagliola domenica veramente ecco s |
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wavs/493.wav|pensò che non aveva armi con sé gli sovvenne il racconto che il signor lanzi aveva fatto alcuni giorni addietro del suicidio d |
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wavs/494.wav|è orribile non tanto veda questo tradimento che ci avviene per caso di scoprire quanto in generale l |
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wavs/495.wav|e seguitò su questo tono a lungo a lungo abbagliandosi lui stesso nei lumi del suo discorso e quasi inebriandosi della sua voce felice beato delle idee originali e profonde che gli sgorgavano cosí facilmente dal cervello |
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wavs/496.wav|temperò il lapis nero e poi quello rosso e turchino per certi suoi segni particolari espedienti mnemonici e finalmente si sedette per intraprendere la grande preparazione |
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wavs/497.wav|e accorrendo verso sandrina e la madre che stavano a osservarlo zitte zitte con l |
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wavs/498.wav|mugolava coi gomiti sul tavolino il testone tra le mani che tenevano forte acciuffati i capelli che colpa ha lui poveretto diceva intanto quagliola ai compagni su la spianata dopo essersi accertato che il suo figliuolo non stava lí ad ascoltarlo |
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wavs/499.wav|gli ha rotto il filo della schiena tornò a brontolare natale t |
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wavs/500.wav|sandrina mia ma sentite vada via si vergogni non vollero lasciarlo parlare non vollero sentir scuse appena egli apriva bocca subito gli esplodevano cosí a bruciapelo un insulto per una |
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wavs/501.wav|orribile morte ma alla fine soccorso dalle risate delle signorine su la spianata egli poté sottrarsi all |
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wavs/502.wav|cosí pian piano il nemico lo invase senza ch |
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wavs/503.wav|ma veramente diogene non quadrava bene al caso quel che sarebbe andato a capello veramente ah entrare al consiglio di stato allora sí la madre avrebbe acconsentito alle nozze |
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wavs/504.wav|ma come studiare come prepararsi al concorso lí in città dopo tante ore passate al ministero di agricoltura industria e commercio con la voglia matta di correre dalla fidanzata impossibile ci voleva un mesetto di licenza e andar lontano in qualche posto solitario |
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wavs/505.wav|circostanze propizie allo sviluppo dei germi del male in tutte le sue gradazioni dal piú piccolo fallo fino al delitto piú mostruoso ah il male è invincibile in noi invincibile |
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wavs/506.wav|una boccata d aria i si gonfiano le tempie i fuma la testa e ora si metteva a parlare fervorosamente per stordirsi ora se ne stava muto aggrondato e poco dopo riscappava tornava sú a studiare esortandosi a non perdersi |
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wavs/507.wav|nessuna delle signorine venute lassù quel giorno si dimostrava destra in quel giuoco e neppure la signora ardelli riusciva a insegnar loro il modo di lanciare il cerchio con le due bacchette e di coglierlo poi a volo |
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wavs/508.wav|accetterei molto molto volentieri rispose dolente il lagúmina e saprei non dubiti istituire col beneplacito del nostro don vinè un nuovo ordine coi fiocchi di romiti gaudenti brigata spendereccia |
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wavs/509.wav|poco dopo ronfava contemplato dagli altri avventori accorsi in punta di piedi al richiamo del terribile quagliolino zitti studia disse alla fine quagliola padre ponendosi un dito su le labbra |
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wavs/510.wav|bravo avvocato siamo già in porto ora si riposi un tantino pompeo lagúmina si mostrava loro gratissimo di quel momentaneo sollievo di quelle buone parole |
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wavs/511.wav|e borbottava potrebbero parlar piú basso brutte bestie egoisti si divertano è giusto durante la villeggiatura ma potrebbero andarsene piú al largo a conversare proprio qui dove sanno che c |
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wavs/512.wav|ma li avrebbe lasciati cantare perbacco era una vera indiscrezione sapevano bene che egli non era venuto lassù per divertirsi padre lagúmina padre priore |
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wavs/513.wav|poi andava a buttarsi di nuovo sul letto e soltanto nel sonno trovava un po di requie dopo due giorni arrivò la risposta ma non di sandrina |
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wavs/514.wav|alle amorevoli esortazioni drizzò le orecchie e le ribassò subito chiudendo gli occhi e pensando evidentemente non dicono a me |
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wavs/515.wav|e di nuovo la smania lo assaltava come una vellicazione irritante allo stomaco un |
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wavs/516.wav|mah vada a vedere di là e indicò un punto nella macchia il lagúmina vivamente incuriosito vi si diresse poco dopo quagliolino lo raggiunse |
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wavs/517.wav|incalzò pompeo lagúmina prendendo per le spalle natale e dandogli un poderoso scrollone e perciò l |
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wavs/518.wav|il cuore gli si gonfiava dalla tenerezza gli spuntavano finanche le lagrime dietro gli occhiali se li sarebbe baciati si stizziva invece contro di loro e arrivava a odiarli quando si dimenticavano di lui e lo lasciavano lí solo nella celletta senza disturbarlo |
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wavs/519.wav|venga giú noi abbiamo già desinato no piú tardi se mai rispose il lagúmina adesso devo scrivere una letterina |
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wavs/520.wav|si affacciavano di tanto in tanto alle finestre dell |
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wavs/521.wav|l |
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wavs/522.wav|ma che dice mai signora esclamò con subita commozione il lagúmina ma io sarei felicissimo se non mi trovassi in queste angustie le promettiamo riprese la signora ardelli |
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wavs/523.wav|il giovane professor di liceo tancredi picinelli rosso di pelo magro lentigginoso compitissimo si fecero su la spianata innanzi al convento |
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wavs/524.wav|la sua intelligenza era proprio cosí a lampi era capace in certi momenti di restare come un allocco davanti a un ragazzino e in certi altri di stordire il mondo andiamo ebbene sí andiamo |
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wavs/525.wav|bravo pompeo e ora a risalire ti voglio e il libro ma guarda un po se l |
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wavs/526.wav|ma non aveva già la sera avanti stabilito con se stesso che avrebbe cominciato da lunedì sí per assuefarsi un po alla montagna ecco e poi era già troppo tardi |
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wavs/527.wav|avrei bisogno d |
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wavs/528.wav|per l |
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wavs/529.wav|gli venivano spesso cosí a lampi spontaneamente si alzò pensò d |
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wavs/530.wav|sporcaccione riguadagnò infine la vetta infocato strappato sbracato in un mar di sudore e con un formidabile appetito lunedí |
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wavs/531.wav|perché quantunque miope era bravissimo lui in quel giuoco finalmente una volta non seppe tenersi dal gridare a quelle signorine ma non così non così scusino |
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wavs/532.wav|e allora scappava disperato si presentava su la spianata ove all |
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wavs/533.wav|e per carità di prossimo andava coi compagni sotto le finestre del lagúmina e lo chiamava perché egli potesse addebitar loro la colpa del tempo perduto e per offrirgli cosí il pretesto di sottrarsi senza rimorso al suo martirio |
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wavs/534.wav|i pochi avventori del romitorio esiliati lassù in vetta al monte da un pezzo sentivano la vociaccia di natale il somararo sú per l |
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wavs/535.wav|ma intanto venga un po giú che diamine un momento di respiro guardi abbiamo bisogno di lei ci levi un dubbio e fingevano di credere alla gran preparazione che egli diceva d |
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wavs/536.wav|qua si sta d |
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wavs/537.wav|sospirò chiudendo gli occhi e deponendo il libro su la tavola non ho proprio un minuto da perdere ciascuno degli avventori aveva il suo tavolino solo i due quagliola desinavano insieme |
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wavs/538.wav|come fare un lampo dei suoi la cassa su due seggiole accanto al tavolino ecco fatto e si mise con molta diligenza a disporre i libri per materia poi preparò la carta per gli appunti |
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wavs/539.wav|eh che vuole esclamò il lagúmina traendo un gran sospiro il luogo è tentatore traditore l |
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wavs/540.wav|bravo bravo signor lanzi una vera indecenza quel natale co suoi somarelli arrembati sci brrr sci |
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wavs/541.wav|in quel vuoto orrendo in quella sospensione terribile della coscienza una truce idea gli s |
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wavs/542.wav|bis portamene un altro eh l |
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wavs/543.wav|e ch |
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wavs/544.wav|immeritamente da lei respinto ogni relazione tra lui e sandrina era rotta per sempre pompeo lagúmina si precipitò su la spianata con quella lettera in mano |
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wavs/545.wav|ma ci volevano anche i mezzi per miracolo a pompeo lagúmina non spuntarono le lagrime lí in presenza di tanta gente pensando a quello che aveva saputo fare sandrina per lui |
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wavs/546.wav|e riapriva i libri riprendeva la lettura dopo alcune pagine però incontrando la prima difficoltà risentiva piú profondo |
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wavs/547.wav|ogni mercoledí corredo grande di lepri starne fasani e pavoni e cotte manze et arrosti capponi e quante son delicate vivande |
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wavs/548.wav|si svegliò che era già quasi sera dio che aria rannuvolata gli gridò quagliola dallo spiazzo vedendolo alla finestra ho capito lei ci vuole proprio lasciar la pelle |
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wavs/549.wav|si alzò dal letto e decise di scrivere una lunga lettera di spiegazione a sandrina proponendosi di rimeditare sul proposito violento dopo la risposta della fidanzata a quella sua lettera |
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wavs/550.wav|le nove perbacco che dormitona domani lunedì alle cinque in piedi si levò si vestí si cacciò un altro librone sotto il braccio e scese su la spianata |
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wavs/551.wav|ma cosí nello scendere come nel risalire lo fecero parlar tanto del suo difficilissimo concorso che si ridussero su la vetta del monte all |
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wavs/552.wav|e il grosso cane lo spiava intento coi grandi occhi buoni pieni di silenzio s |
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wavs/553.wav|se non lo trovo son rovinato sú sú lo ritrovò per fortuna dopo circa tre ore di smaniosa ricerca lo ritrovò lí aperto tra le foglie secche a piè del tronco |
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wavs/554.wav|e allora pilatus qua resterò io con tutti i miei comodi e un palmo di naso non sarebbe dunque mai sorto l |
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wavs/555.wav|man mano che i giorni passavano cosí vuoti ora per una ragione ora per un |
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wavs/556.wav|gli avventori pe primi giorni tolleravano quella mancanza d |
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wavs/557.wav|a un crollo piú forte del capo si svegliò intontito si guardò attorno vide il letto era inutile via bisognava assolutamente che si concedesse dopo tutto quel pasto con tutto quel caldo un |
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wavs/558.wav|insieme l |
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wavs/559.wav|glielo dico io non potrà resistere all |
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wavs/560.wav|il picinelli si provò a persuadere con le buone l |
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wavs/561.wav|la vista di tutti quei libri di cui già avrebbe dovuto leggere almeno una buona parte gli diventava intollerabile tutta quell |
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wavs/562.wav|alle risa al frastuono il lagúmina si svegliò di soprassalto e poiché aveva sognato gli esami e aveva avuto paura d |
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wavs/563.wav|a cuore creso quanto a soldi eh diogene sí diogene quando buttò via anche la ciotola per bere nel cavo delle mani |
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wavs/564.wav|haec bestia sa bestia vile cede cede non c |
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wavs/565.wav|vi montavano a turno altre signorine con gridolini d |
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wavs/566.wav|e nella calura asfissiante nell |
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wavs/567.wav|mentre il lagúmina infuriato diceva a natale non ti pago non avrai mercede il signor lanzi s |
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wavs/568.wav|don vinè magrolino e disappetente ne rimase addirittura esterrefatto e il libro un po di pazienza a fin di tavola |
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wavs/569.wav|la signora ardelli dalla finestra sbruffò un |
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wavs/570.wav|il suo spirito era come ubriacato dal dispetto ma il corpo gigantesco trionfava nella ricuperata libertà come se si fosse tolto un macigno dal petto |
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wavs/571.wav|e certi giorni diventavano cosí pungenti e forti ch |
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wavs/572.wav|pompeo lagúmina andò a chiudersi nella celletta e si buttò sul lettuccio ove rimase un pezzo in una tetraggine attonita di cui egli stesso a un certo punto ebbe sgomento |
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wavs/573.wav|e provò a spiccicarsi dal capo sudato il cappello di tela sorridendo anche lui come un buon bamboccione non se ne parli piú lo prende in grazia lei signora ma la signora ardelli era già scappata via dalla finestra |
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wavs/574.wav|e intontivano quel povero ragazzo che credeva di non meritarsi questo da lui quando poté riprender fiato dallo stordimento quagliolino domandò |
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wavs/575.wav|il lagúmina sorrise anche lui e gli domandò crudele l |
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wavs/576.wav|i ha ammazzato l |
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wavs/577.wav|ma invece no forse natale lo comprese e cominciò allora anche a sonargli randellate di santa ragione però l |
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wavs/578.wav|si precipitò su l |
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wavs/579.wav|si voltarono tutte a guardare verso la finestra e la signora ardelli lo pregò insistentemente lo supplicò di scendere a far da maestro solo per cinque minuti mi raccomando premise lagúmina |
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wavs/580.wav|e che per consolarsi studiava ininterrottamente anche durante il pasto frugale che ogni mattina un ragazzotto gli recava dal prossimo paesello lí nell |
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wavs/581.wav|che colpa ha lui se la natura lo ha dotato di quel corpo cosí prepotente che vuol mangiare e dormire e che quando ha mangiato caschi il mondo non riceve piú cognizioni di sorta chiude gli occhi e buona notte può tenerseli aperti per forza quando non si può non si può |
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wavs/582.wav|son venuto qua appositamente per studiare riprese il lagúmina rivolgendosi all |
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wavs/583.wav|per me è vitale se non riuscissi ma che ma che non voglio neanche metterlo in dubbio ho però solo un mese davanti a me quando ci penso mi sento mancar |
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wavs/584.wav|allegri signori gridò agli amici sfaccendati non debbo piú dar l |
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wavs/585.wav|e s |
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wavs/586.wav|e dàlli col priore intanto a non rispondere chi sa per quanto tempo avrebbero seguitato a chiamarlo e poi potevano anche credere che egli se ne stesse ancora a dormire s |
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wavs/587.wav|e guardava intanto laggiù in fondo azzurre e lievi nella lontananza le giogaje degli appennini buona spina dorsale della patria nostra |
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wavs/588.wav|con un segno evidentissimo che un uccellino vi s |
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wavs/589.wav|trovarono affacciati alle finestre delle cellette gli altri quattro avventori in attesa la bionda signora ardelli il cui marito uomo da bene anzi da benissimo veniva ogni sabato sera dalla città vicina ov |
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wavs/590.wav|oggi è sabato arrivo adesso si mise a pensare poco dopo accendendo il sigaro beatamente domani domenica meglio cominciar da lunedí per assuefarmi prima almeno un po e togliermi ogni curiosità |
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wavs/591.wav|faccia piano in punta di piedi non so se ci siano ancora ma chi sono domandò di nuovo il lagúmina come non l |
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wavs/592.wav|capiva si agitò smaniosamente su la seggiola e riprese daccapo la lettura ora però concentrando invece sul libro tutta l |
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wavs/593.wav|ecco belle idee cosí nell |
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wavs/594.wav|sentiva in sé specialmente su le pàlpebre il nemico invasore il sonno e voleva con tutte le forze resistergli ma impegnando cosí in quello sforzo tutta l |
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wavs/595.wav|questo è vero si piegò a dire il lagúmina per cortesia e anche sí perché era indubitabile che una passeggiatina non l |
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wavs/596.wav|naturalmente in quei giorni di tremenda attesa non gli fu possibile studiare e chi avrebbe potuto in quelle condizioni di spirito scendeva angosciato funebre a desinare e non s |
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wavs/597.wav|soltanto si provò a levare a metà un |
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wavs/598.wav|preparazione avvocato lagúmina avvocato lagúmina ecco gli sfaccendati pompeo lagúmina sbuffò scotendo in aria rabbiosamente le pugna |
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wavs/599.wav|gli appennini spina dorsale della patria chi sa se qualcuno lo aveva mai detto prima di lui la testa gli riposava male appoggiata al tronco dell |
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wavs/600.wav|non lo disturbiamo è già entrato al consiglio di stato ma ve lo lasciarono star poco ogni sabato sera la colonia del romitorio accoglieva con rumorosa festa il cavaliere ardelli di ritorno dalla città |
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wavs/601.wav|spendereccia ma proprio non posso ho i minuti contati debbo prepararmi a un concorso difficilissimo quello di referendario al consiglio di stato nientemeno esclamò il mesciardi eh purtroppo come si fa sospirò il lagúmina |
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wavs/602.wav|ecco la novità esclamò il mesciardi indicando il lagúmina le presentiamo il nostro padre priore il lagúmina si alzò sorridente ho detto che non posso accettare i vedono sto qui a rompermi la testa perdio è già sera leggendo non me n |
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wavs/603.wav|si affacciava allora non chiamato alla finestra per farsi vedere e tendeva irresistibilmente l |
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wavs/604.wav|io sono il piú anziano disse il quagliola ma in considerazione della statura sarà meglio cedere a lei avvocato lagúmina il priorato del nostro convento |
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wavs/605.wav|il signor lanzi per distrarre i suoi avventori mostrava loro il punto preciso dove la nuova costruzione sarebbe sorta e la descriveva coi piú minuti particolari la faceva vedere lí come se già ci fosse che splendore |
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wavs/606.wav|e al signor lanzi che aveva avuto la peregrina idea d |
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wavs/607.wav|subito pompeo lagúmina aprí il libro anche qui fra tanto chiasso venne a dirgli l |
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wavs/608.wav|pompeo lagúmina distratto continuamente dagli scoppi di riso di quelle signorine s |
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wavs/609.wav|ma si studia bene di mattina lo sanno gridò stizzito il agúmina i lascino andare non mi trattengano se lei non si nutre osservò con la solita serietà flemmatica il |
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wavs/610.wav|signori salutò con un profondo inchino il lagúmina e seguí impettito con passo da granatiere il signor lanzi l |
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wavs/611.wav|prima comparve l |
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wavs/612.wav|signori miei chiedo chiusa sto qui dalle cinque a studiare già lo sanno non so nulla gridò il signor ardelli montando |
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wavs/613.wav|e son venuto a piedi gridò sollevandosi pompeo lagúmina codesto tuo asino non si regge su le gambe piú asino di te con quella cassa piena di piombo grugní allora natale di scienza bestia sono libri |
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wavs/614.wav|non sento ragione rispose l |
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wavs/615.wav|che cosa no sa stia tranquillo non ho veduto niente dico se ha veduto di là il bello spettacolo che offrono tra la macchia certi signori ah e chi |
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wavs/616.wav|insegnava da circa un |
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wavs/617.wav|protendendo il possente torace lei è l |
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wavs/618.wav|che non la disturberemo piú va bene cosí e ora mangi faccia questo piacere a me cosí quella mattina proprio per far piacere a quella gentilissima signora che lo aveva pregato con tanta insistenza pompeo lagúmina mangiò |
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wavs/619.wav|poiché lei s |
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wavs/620.wav|benissimo benissimo approvarono gli altri e il mesciardi aggiunse via avvocato lagúmina pensi che una passeggiatina di buon mattino fa bene al cervello schiarisce le idee |
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wavs/621.wav|voglio vedere chi la vince aveva ripetuto piú volte a se stesso nella mattinata ma era troppo il chiasso giú e piú d |
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wavs/622.wav|aveva messo da parte di nascosto chi sa con quanto stento quelle mille lire che gli aveva date a viva forza per mandarlo via lontano da lei a studiare e tutto ora dipendeva da |
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wavs/623.wav|d |
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wavs/624.wav|cosí si arrivò alla terza domenica del mese durante la quale fu inaugurato su la vetta il giuoco delle grazie coi cerchi e le bacchette portati da quel demonio tentatore del cavaliere ardelli per innocente passatempo dei poveri frati del romitorio |
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wavs/625.wav|tanto che quando con la forchetta nel bislungo frugando non trovò piú nulla guardò in giro i commensali poi il cameriere e disse se non m |
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wavs/626.wav|poi gli voltarono le spalle e via ridiscesero il monte senza riposarsi neppure un momento né voler bere neanche un sorso |
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wavs/627.wav|ma il tavolino eh troppo piccolo per tutti quei grossi libri voleva averli sotto gli occhi tutti a portata di mano un tavolino piú grande intanto non sarebbe entrato nella celletta |
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wavs/628.wav|anche il risotto direi osservò piano il quagliola rivolto al picinelli e anche bisogna dire la verità anche le cotolette e il pollo e l |
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wavs/629.wav|pompeo lagúmina spalancò tanto d |
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wavs/630.wav|interrotto quegli sfaccendati intanto gli vennero sopra portando in trionfo su l |
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wavs/631.wav|colazione pompeo lagúmina se ne mostrò inconsolabile protestava di non voler mangiare una mattinata perduta eh via che ci vuol fare adesso gli disse il mesciardi pazienza studierà dopo |
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wavs/632.wav|poiché egli di gran cuore ardentemente avrebbe desiderato che fosse vero tutto ciò che aveva scritto e discese poco dopo cupo raffagottato con un nodo alla gola a cenare martedí |
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wavs/633.wav|ha ragione sospirò il lagúmina qua non è possibile il nostro convento è invaso oggi dalle demonia e rise ecco un |
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wavs/634.wav|eh sí dicevano perbacco è un vero peccato questo è un luogo delizioso di villeggiatura senonché rispondeva sospirando e grattandosi il capo il signor lanzi |
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